lunedì 29 maggio 2017

Cartella di Equitalia


La cartella di Equitalia è un atto che viene inviato ai contribuenti per la riscossione dei crediti su incarico degli enti creditori. L’importo richiesto nella cartella viene maggiorato di interessi e sanzioni, a seconda del momento in cui essa viene pagata o in base al rateizzo che è stato richiesto. Ci sono però dei casi in cui vengono sollevate questioni sulla legittimità e regolarità delle cartelle Equitalia. La prima questione riguarda gli interessi di mora che vengono aggiunti all’importo totale, poiché non sono chiari i criteri di calcolo di quest’ultimi. L’importo che viene richiesto a titolo di interessi di mora, infatti, non ha alcuna specifica su come sia stato calcolato né tantomeno sulle aliquote applicate, ma viene riportata solamente la cifra totale. La Corte di Cassazione con la sentenza 4516 del 2012 ha affermato che non è il contribuente che deve compiere difficili indagini per decifrare un calcolo degli interessi incomprensibile. Pertanto, le cartelle che non specificano il conteggio degli interessi e le aliquote applicate sono da considerarsi “nulle”. Un’altra questione riguarda l’anatocismo cioè l'applicazione di interessi su altri interessi. Il nostro Codice Civile vieta tale pratica. In questo caso vengono considerati illegittimi le aliquote e gli interessi applicati su altri interessi e sanzioni. Tre i casi di anatocismo che riguardano le cartelle di Equitalia: interessi di mora, aggio, dilazione. In tutti questi casi vengono applicati degli interessi su basi di calcolo già comprendenti altri interessi. Ne consegue che tutte le cartelle, trascorsi 60 giorni dalla notifica, sono anatocistiche. Per evitare di pagare più del dovuto, è sempre opportuno un controllo perché almeno una parte del debito preteso dall’agente della riscossione potrebbe essere illegittima. Giusto pagare le tasse, ma corrette.
Avvocato Gianfilippo della ragione

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